Negli ultimi anni si sta evidenziando sempre di più il contrasto tra la necessità di limitare la domanda di energia, per combattere i cambiamenti climatici ai quali contribuiscono pesantemente le costruzioni poco efficienti, e un modo di progettare che è ancora legato al passato, nel quale l’analisi energetica, processo articolato e complesso, viene rimandato alla fase finale di un progetto.
Una nuova tendenza che sta emergendo in modo sempre più evidente e che può rappresentare la soluzione a quanto sopra è senza dubbio l’adozione della metodologia di modellazione digitale conosciuta come “BIM – Building Information Modeling”. Attraverso la modellazione BIM è possibile gestire, durante le fasi di progettazione, costruzione o riqualificazione, tutti i dati relativi ai materiali impiegati, alle componenti tecnologiche coinvolte, alle informazioni relative alla geometria e alle dimensioni di una struttura, alle preferenze impiantistiche e alle zone che saranno utilizzate in modo diverso e che pertanto hanno requisiti diversi in tema di condizionamento al fine di stimare le diverse prestazioni energetiche della costruzione.
I software di modellazione BIM integrati con strumenti per l’analisi dell’impatto ambientale di materiali e componenti e con tool di analisi energetica, presentano notevoli vantaggi durante tutto il ciclo di vita di un edificio a partire dalla progettazione.
Già in fase di progettazione preliminare, consentono di individuare le scelte tecnologiche migliori in termini di futura efficienza energetica dell’edificio. Nelle fasi di progettazione definitiva ed esecutiva permettono di individuare materiali e componenti con impatto ambientale minimo durante tutto il ciclo di vita della costruzione, mentre in fase di costruzione possono essere allegate al modello BIM le informazioni e le schede tecniche per ciascun materiale o componente effettivamente impiegato. Anche gestione e manutenzione dell’edificio rientrano nel modello: per la prima il BIM consente di avere un modello semplificato ad esempio su tablet per regolare gli impianti e comandare l’edificio a distanza, per la seconda rende disponibili in tempo reale le informazioni sia per i processi manutentivi che per eventuali necessità di smaltimento finale.
La metodologia BIM risulta ad esempio una scelta pressoché obbligata per realizzare progetti con caratteristiche nZEB (nearly Zero Energy Buildings), che diventeranno mandatorie secondo la normativa attuale per tutti gli edifici realizzati a partire dal 1 gennaio 2021.
In conclusione, per attivare pratiche virtuose di efficientamento energetico in edilizia è necessario adottare modelli previsionali avanzati attraverso l’uso di sistemi digitali sempre più omnicomprensivi e multidisciplinari, ben rappresentati dalla modellazione BIM. Un impegno che Frappa Edilizia porta avanti già da molto tempo e che trova la sua concretizzazione in molte delle opere più recenti che abbiamo realizzato.
In 50 anni di esperienza e innovazione abbiamo dato vita a progetti diversi tra loro, ma legati dal filo conduttore che contraddistingue e ispira le attività di Frappa: i nostri valori.